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I nostri junior ambassador relazionano sul premio Sacharov, esprimendo i loro pensieri e impressioni.
Sacharov Award
Mercoledì 14 dicembre 2021, noi ambasciatori junior abbiamo avuto il piacere di assistere alla consegna del Premio Sacharov che è il massimo riconoscimento che l’Unione Europea conferisce agli sforzi compiuti a favore dei diritti umani. Quest’anno è stato dato ad Alexei Navalny, un’attivista Russo e prigioniero politico condannato a 3 anni e mezzo di carcere. Prima della premiazione abbiamo assistito ai dibattiti dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, uno che mi ha colpito in particolare è stato il discorso fatto daSviatlana Tsikhanouskaya, vincitrice del premio Sacharov 2020, che ci ha parlato di suo marito che è stato condannato a 18 anni di carcere per aver avuto un canale YouTube dove ha parlato della verità sulla vita della gente e del divario tra il popolo e l’autorità. Ci ha parlato anche dei suoi pensieri, e della sua opinione, che la condanna sia stata fatta per scoraggiare coloro che sono stati già condannati o per le persone che lottano ancora per tutto questo, però lei ha affermato che continuerà a lavorare perché è questo che vorrebbe suo marito, per lei non è normale essere arrestati per aver partecipato ad una manifestazione, o per un commento sui social media come non è normale stare in silenzio e tentare di perpetuare qualsiasi forma di repressione. Poi abbiamo seguito anche altri discorsi come quello fatto da Maria Edera Spadoni sui diritti e sulle uguaglianze. C’è stata una frase che mi ha colpito profondamente, “stay united act together”, per quanto breve possa essere ha un significato fortissimo perché è il perfetto esempio di ciò che dobbiamo fare per riuscire ad ottenere i nostri diritti ed è ciò che tutti noi abbiamo bisogno di fare per farci sentire, per avere voce in capitolo e per ottenere diritti, uguaglianze e libertà.
Premiazione Sacharov
Abbiamo avuto l’onore di assistere alla premiazione del Sacharov Award 2021 a Strasburgo, che vede come vincitore Alexei Navalny. Egli è un’attivista russo e prigioniero politico condannato a 3 anni e mezzo di carcere, al suo posto, nel Parlamento Europeo c’era sua figlia. Il presidente dell’Europarlamento, David Sassoli, ha introdotto Daria Navalnaya citando l’impegno dell’Assemblea al fianco di Alexei Navalny con le seguenti parole: «Nell’assegnare il premio Sacharov ad Alexei Navalny riconosciamo il suo coraggio e ribadiamo il nostro sostegno per il suo rilascio immediato. Sacharov sarebbe fiero del coraggio e della determinazione mostrata da Navalny in questi mesi in cui è stato torturato, avvelenato, incarcerato, ma non ha mai smesso di manifestare il suo pensiero libero. Penso che lottare contro la corruzione significhi lottare per i diritti umani, per la dignità, per un buon governo e lo Stato di diritto. Lui è un prigioniero politico. E noi come Europarlamento chiediamo il suo rilascio, un rilascio incondizionato». Questo mi ha fatto capire molte cose soprattutto di quanto sia pericoloso tentare di farsi sentire, di avere voce in capitolo e del rispetto che il Parlamento Europeo ha nel confronto di queste persone che mettono a rischio la loro vita per il proprio popolo. Nel momento del discorso, Daria Navalnaya, ha fatto un gesto che per me è stato molto simbolico poiché si è diretta verso il piedistallo con la foto di suo padre, Alexei. Durante il suo discorso sono riuscito a percepire la sua ansia ed emozione come ha ribadito anche lei di essere emozionata e terrificata essendo una studentessa di 20 anni e trovandosi in un contesto molto importante. Ci ha parlato degli altri vincitori Sacharov, tutti prigionieri, e mi ha aperto gli occhi su cosa stava succedendo nel mondo e di come la politica possa essere crudele, ha anche detto che aveva scritto a suo padre chiedendogli “cosa vorresti che dicessi esattamente davanti al Parlamento europeo” e lui ha risposto con le seguenti parole “Dici che nessuno può osare di equiparare la Russia al regime di Putin. La Russia è una parte dell’Europa e ci sforziamo di diventarne parte. Ma vogliamo anche che l’Europa si impegni per se stessa. A quei fantastici presidi, che sono al suo interno. Ci impegniamo per l’Europa delle idee, la celebrazione dei diritti umani, la democrazia e l’integrità. E non vogliamo l’Europa dei cancellieri e dei ministri, che sognano di ottenere un posto nel consiglio di amministrazione delle aziende statali di Putin.“ Questo ci fa riflettere molto sul modo in cui lui ci vuole far vedere la Russia come una parte d’Europa e non di equiparare la Russia ad una singola persona, Putin, e anche di impegnarci nelle nostre idee e non di tentare di ottenere un posto nell’amministrazione delle aziende statali di Putin. Alla fine del discorso c’è stata una menzione d’onore che ha voluto fare con la seguente frase:“Il mio destino è stato in un certo senso eccezionale. Non per falsa modestia, ma per il desiderio di essere precisi, noto che il mio destino si è rivelato più grande della mia personalità. Ho semplicemente cercato di essere all’altezza del mio destino”.
L’IPSSEOA C. RUSSO DI CICCIANO, scuola ambasciatrice del Parlamento europeo, ricorda la figura del Presidente David Sassoli, un grande Italiano, un uomo delle istituzioni ed europeista convinto, mancato l'11 gennaio 2022.
Il Parlamento europeo promuove il programma EPAS (European Parliament Ambassador School) con lo scopo di informare i giovani sull’UE e le opportunità che offre loro, sulle sue attività e quelle dei deputati europei.
Infatti, per un anno gli studenti seguiranno un percorso di approfondimento sull’Unione europea ed in particolare sul Parlamento europeo e le attività degli eurodeputati.
Gli studenti avranno la possibilità di collaborare con i ragazzi e i professori delle scuole degli altri paesi UE. Saranno loro stessi ambasciatori del Parlamento europeo facendosi promotori di conoscenza sull’Unione europea nelle proprie scuole e sui social media.
Un percorso di cittadinanza consapevole che quest’anno assume particolare rilievo vista l’opportunità di contribuire a costruire il futuro attraverso la partecipazione attiva ai lavori della Conferenza sul futuro dell’Europa.
Quest’anno il percorso si arricchisce della possibilità di collaborare con ENEA e Fondazione Antonio Megalizzi che parteciperanno al programma con percorso formativi ad hoc. Segui hashtag #EPAS e #ilFuturoèTuo per seguire tutte le attività.
Il programma "Scuola ambasciatrice del Parlamento europeo" (EPAS) è inteso a sensibilizzare gli studenti alla democrazia parlamentare europea, al ruolo del Parlamento europeo e ai valori europei. Li incoraggia inoltre a partecipare attivamente ai processi democratici dell'UE. È rivolto a studenti provenienti da diversi contesti educativi, sociali e geografici.
Attività
Insegnanti e studenti sono nominati ambasciatori senior e junior dalle scuole selezionate per partecipare al programma e sono incaricati della sua attuazione. Gli insegnanti si occupano dell'aspetto didattico, principalmente organizzando lezioni sulla democrazia parlamentare europea. Gli educatori possono utilizzare il materiale didattico interattivo del Parlamento europeo che comprende informazioni e notizie generali sull'UE, formazione sulle competenze e sulla partecipazione democratiche, giochi di ruolo e quiz da svolgere in classe. Gli insegnanti e gli studenti sono invitati a svolgere attività quali la creazione di un Info Point dell'UE, l'organizzazione di eventi per la giornata dell'Europa o la creazione di contenuti per i social media. Inoltre, hanno contatti con i deputati al Parlamento europeo, altri ambasciatori e partner e dialogano con le loro comunità.
Accreditamento e premi
Al termine di ogni anno scolastico vengono valutate le attività svolte dalle scuole. Al completamento del programma le scuole sono certificate come Scuole ambasciatrici, mentre i loro ambasciatori senior e junior ricevono un certificato nel corso di cerimonie organizzate dagli Uffici di collegamento del Parlamento europeo locali, in molti casi alla presenza di deputati al Parlamento europeo, autorità nazionali e locali e partner. Gli insegnanti e gli studenti possono anche avere la possibilità di partecipare a sessioni Euroscola a Strasburgo o ad altri eventi organizzati dal Parlamento europeo negli Stati membri e a Bruxelles o Strasburgo.
La rete delle scuole ambasciatrici
Con circa 1 500 scuole ambasciatrici del Parlamento europeo certificate, 3 700 insegnanti nominati ambasciatori senior e quasi 23 000 studenti nominati ambasciatori junior, la rete offre alle scuole un'ottima opportunità per lo scambio di migliori prassi e la cooperazione nell'attuazione del programma. La rete delle scuole ambasciatrici fa parte di una comunità più ampia che collabora con il Parlamento europeo, segnatamente attraverso la piattaforma insieme-per.eu. La rete dà alle scuole la possibilità di partecipare a un'ampia gamma di attività organizzate dal Parlamento europeo, dai suoi Uffici di collegamento e dai suoi partner istituzionali, nonché di stringere legami con varie entità europee, nazionali e locali e organizzazioni della società civile.